Caregiver: consigli per chi deve gestire la quotidianità di un anziano

Caregiver: una parola che è entrata a far parte delle nostre vite ormai da tempo. Quando si chiama in causa questo termine, si inquadra la situazione di chi si trova a gestire a livello domestico un anziano non autosufficiente (ma anche un malato o un disabile).

Non sempre è possibile optare per l’assistenza domiciliare o ospedaliera (o almeno non si ha modo di fare ricorso in maniera esclusiva a questi servizi). Cosa fare? Come gestire la quotidianità? Nelle prossime righe, abbiamo selezionato alcuni utili consigli in merito.

L’importanza dell’organizzazione

Quando si tratta di gestire a livello domestico la quotidianità di una persona anziana, è fondamentale organizzarsi. Non bisogna infatti dimenticare che le persone che vivono la terza età, soprattutto se hanno superato i 75/80 anni, sono particolarmente abitudinarie.

Grazie all’organizzazione precisa, non sarà solo possibile dare modo all’anziano di vivere una quotidianità serena. Così facendo, si riesce anche a prevenire una problematica molto frequente tra chi ricopre il ruolo di caregiver, ossia il burnout.

Instaura una comunicazione di qualità

Le persone anziane hanno bisogno di stimoli continui. Per questo motivo, un caregiver deve mettere in primo piano una comunicazione il più possibile improntata alla qualità. Ciò significa non solo spiegare bene alla persona che si assiste quelli che saranno i dettagli della quotidianità, ma anche, eventualmente, parlare con l’anziano delle sue passioni e fare domande in merito alla famiglia e agli affetti più cari.

Utilizza i presidi giusti

Un altro consiglio molto utile per chi deve assistere un anziano, soprattutto se allettato, prevede il fatto di utilizzare i presidi giusti in caso di incontinenza. La prima immagine che viene in mente in questo caso è quella del pannolone. Chi non ha consuetudine con la gestione della quotidianità di un anziano, immagina che, quando si parla di questi prodotti, si inquadrino giusto un paio di modelli. Le cose non stanno proprio così. In commercio, infatti, esistono numerose alternative per quanto riguarda i presidi per l’incontinenza.

Da cosa dipendono le differenze? Dal grado di incontinenza, ma anche dal peso della persona. Se si ha intenzione di evitare problemi, è molto importante chiedere informazioni al proprio farmacista di fiducia o scegliere un rivenditore online referenziato (sono numerose le aziende che commercializzano presidi per l’incontinenza e che sono presenti sul web con e-commerce di successo).

Informati sulle agevolazioni

La legge italiana deve ancora fare molti passi per quanto riguarda il riconoscimento dell’impegno dei caregiver, persone che, nella maggior parte dei casi, mettono in secondo piano la propria vita per assistere un parente anziano.

Nonostante questo, esistono comunque delle agevolazioni a cui è possibile fare riferimento. In questo novero, rientrano gli sgravi fiscali riguardanti in particolare l’IVA dei prodotti per la gestione dell’incontinenza. Entrando nello specifico, ricordiamo che questi presidi possono essere acquistati con un’aliquota del 4% invece che del 22. Fondamentale è ricordare che questo vantaggio riguarda anche altri strumenti necessari alla gestione quotidiana dell’anziano con problemi fisici. Qualche esempio? Le piattaforme elevatrici per fare le scale e tutti gli altri ausili finalizzati al superamento di barriere architettoniche a livello domestico.

Prenditi cura anche di te

Le mansioni del caregiver sono difficilissime. Come sopra ricordato, uno dei rischi più gravi per chi fa questa vita riguarda l’esposizione alla sindrome del burnout. Per questo motivo, non è mai troppo tardi per cominciare ad ascoltarsi, prendendosi ovviamente del tempo per ‘leggere’ i segnali che il corpo e la mente mandano. Se ci si rende conto di essere particolarmente stanchi o irritabili, è il caso di fermarsi un attimo e di valutare se contattare o meno uno psicologo.