Conto corrente: che elementi valutare nella scelta?

Nel mondo bancario, lo strumento al quale accedono tutti gli utenti, una volta raggiunta la maggiore età, è il conto corrente. Da molti ritenuto superfluo, esso riveste, invece, un ruolo di fondamentale importanza nella vita di ciascuno, basti pensare alla pluralità di servizi ai quali dà accesso: soltanto chi ha qualche capello bianco, può effettivamente apprezzarne la straordinaria utilità.

Le persone un po’ più in là con gli anni, infatti, ricordano ancora le interminabili code allo sportello bancario per versare (o cambiare direttamente) l’assegno col quale veniva corrisposta la retribuzione mensile, oggi comodamente accreditata direttamente sul conto corrente e disponibile per il prelievo tramite l’utilizzo del Bancomat, utilizzabile anche dagli esercenti dotati di apparecchiatura POS.

Conto corrente, trovare il più conveniente non è impresa semplice

Anche il pagamento delle utenze di casa, una volta disponibile soltanto tramite bollettino in una filiale bancaria o ufficio postale, può avvenire grazie a questo strumento bancario, consentendo di onorare puntualmente gli impegni ed evitare deleterie perdite di tempo. Il conto corrente, oltretutto, è lo strumento indispensabile per poter regolare le operazioni di compravendita effettuate sui mercati finanziari, che hanno visto aumentare notevolmente il numero di operazioni, e quindi il proprio volume di affari, grazie all’esplosione del trading online. Anche disporre di una carta di credito necessita, obbligatoriamente, di un conto corrente d’appoggio. Farne a meno, anche alle soglie del terzo decennio del nuovo millennio, è di fatto impossibile.

Nella scelta di un conto corrente, l’aspetto relativo ai costi resta sempre di primaria importanza nell’immaginario collettivo. D’altro canto, risparmiare sulle spese bancarie è un aspetto assai importante. E sceglierne uno in promozione, come ben esplicato da questo articolo di h24notizie.com, può rappresentare una scelta intelligente, alla luce, soprattutto, degli aumenti verificatesi negli ultimi due anni: aprire un conto corrente oggi, infatti, è più oneroso rispetto a 24/36 mesi fa.

Le cause di questi aumenti sono imputabili, fondamentalmente, a due fattori: l’accomodante politica monetaria della Banca Centrale Europea, che ha azzerato i tassi ufficiali con l’intento di rilanciare la zoppicante economia dell’area €uro, rendendo un costo, e non un guadagno, la raccolta a breve termine delle banche ( in primis i conti correnti); il ricorso massiccio ad “Atlante”, fondo interbancario creato, negli scorsi anni, con l’intento di salvaguardare l’intero sistema bancario nel caso qualche istituto si fosse trovato in estrema difficoltà, situazione verificatesi più volte negli ultimi tempi.

Spese di gestione: non sono l’unica voce da tenere in considerazione

Nella scelta di un conto corrente, però, è decisamente importante non fermarsi alla sola voce “spese di gestione conto” o “canone mensile“, ma osservare attentamente, ad esempio, la presenza di un’altra condizione come “plafond massimo di operazioni“:  talvolta, infatti, il costo fisso è assai basso, ma può aumentare sensibilmente al superamento di un determinato numero di operazioni, diventando decisamente più oneroso rispetto ad un conto corrente a spese fisse tout court.

Un altro elemento da valutare attentamente, è l’eventuale costo sostenuto per la sottoscrizione dei prodotti direttamente collegati al conto corrente: in alcuni casi, i costi con spese di gestione modeste prevedono dai canoni particolarmente salati per l’emissione di bancomat o carta di credito, oppure, qualora parte dei propri soldi fossero impiegati in attività finanziarie, nell’applicazione delle spese di gestione del dossier titoli.

Grazie alla rete, però, si possono trovare valide alternative, che producono spesso dei significativi risparmi per l’utente bancario. I conti online, sulla scena ormai da quasi due decenni, possono consentire un minor esborso in termini commissionali, anche se, rispetto ad un tradizionale sportello bancario, comportano alcuni inconvenienti: ad esempio, qualora si smagnetizzasse una carta bancomat, per ottenerne uno nuova bisognerebbe attendere 10/15 giorni, mentre in filiale, grazie alla possibilità di consegnare i cosiddetti “bancomat anonimi“, il cliente ne può disporre immediatamente; inoltre, spesso i servizi d’assistenza in remoto non vengono percepiti d’elevata qualità, creando insoddisfazione nell’utente.