Conto Corrente o Investimento?

Il popolo italiano è parecchio indietro rispetto agli altri Paesi Europei sotto l’aspetto dell’Educazione Finanziaria. Su questo vi è un ampio dibattito nel Paese ma concretamente non si vedono passi significativi in avanti nonostante alcune iniziative assunte anche dalla Banca d’0Italia e anche dalla Consob.

Gli italiani non sono ancora riusciti ad entrare nell’ottica di far fruttare il proprio denaro. per tanti motivi diversi, tra i quali anche l’azione di alcuni “squali” soprattutto sul Web che promettono tanto ma poi, anche se si realizzano rendimenti che potrebbero essere interessanti, il guadagno viene eroso da costi decisamente superiori alla media, con il risultato che chi ha investito ha affrontato un rischio, ha rischiato concretamente di perdere una parte del proprio capitale mentre ciò che ricava realmente, al netto dei costi dell’investimento, non ripaga del rischio corso.

Le stessa ESMA, l’Ente Europeo di controllo sugli investimenti, ha ravvisato che troppo spesso c’è una scarsa trasparenza nelle proposte di investimento e troppi sono i rischi, soprattutto derivanti dalle leve finanziarie che portano nella assoluta maggioranza dei contratti a perdite da parte degli investitori. Chiaro, di fronte a tali situazioni, che chi potrebbe investire resta frenato da tali condizioni. Per questi motivi l’ESMA ha preso la decisione di vietare le Opzioni Binarie, tanto pubblicizzate soprattutto Online e ha posto limiti sugli investimenti CFD, limitando la leva finanziaria.

La Cultura del Conto Corrente

Gli italiani sono un popolo di risparmiatori, anche in questo duro periodo di crisi in tanti sono comunque riusciti a risparmiare qualcosa, tanti altri non sono riusciti neanche ad arrivare a fine mese, è cresciuto a dismisura il numero di poveri, i Centri di Assistenza di Caritas ed altre organizzazioni umanitarie hanno visto moltiplicarsi il numero delle persone che chiedono cibo o un pasto caldo e nel rispetto di queste persone ci sembra quasi fuori luogo parlare di investimenti, tuttavia molti hanno anche piccole somme che possono investire ma non lo fanno per timore e a favore di questi scriviamo queste righe.

Il denaro risparmiato resta soprattutto depositato nei Conti Correnti che un tempo costituivano un rendimento praticamente senza rischi, tolta la possibilità di fallimento della Banca che, nel nostro Paese è comunque un fatto eccezionale e relativamente raro. Sono molto lontani i tempi in cui il Conto Corrente rendeva anche il 10% e più sul denaro depositato, oggi i tassi sono azzerati mentre costi di commissioni, in Italia i più alti d’Europa, e eventuali Canoni annui o mensili, erodono il capitale depositato, riducendolo progressivamente. Siamo di fronte ad una situazione in cui l’inflazione comincia ad incrementarsi e la prospettiva è di un avvicinamento e stabilizzazione al 2% ma anche soltanto nell’ipotesi di un tasso inflattivo dell’1,5% il denaro depositato sul Conto corrente riduce nel tempo in modo sensibile il proprio potere d’acquisto, in altre parole vale sempre di meno, è come se si riducesse.

Confronto tra Conto Corrente ed investimento

Se vogliamo fare un confronto proiettato nel futuro, nel termine di 12 anni, al tasso di inflazione medio dell’1,5%un capitale depositato sul Conto corrente pari a 20 mila Euro, per effetto del calo del potere d’acquisto, pur non considerando i costi, verrebbe a valere dopo 12 anni 16.672 Euro, una perdita di valore del 17%, hai perso oltre 3.300 Euro. Al contrario, investendo intelligentemente e correttamente il tuo capitale sui mercati Finanziari, con un livello di rischio moderato, puoi avere verosimilmente la possibilità, dopo 12 anni sempre, di aver un capitale di 26. 867 Euro, con un incremento di 6.867 Euro, pari al +34%.

Con alcune piattaforme puoi cominciare a fare un investimento anche con cifre davvero piccole, anche solo 5 Euro che puoi depositare progressivamente, senza vincoli di ricorrenza e decidendo tu il capitale da investire. Ti consigliamo comunque di essere sempre molto attento a quello che sottoscrivi, leggi bene tutto, anche le scritte più piccole e chiedi chiarimenti su ciò che non ti risulta chiaro, ne hai pieno diritto.