La tendenza a comprare online è sempre più diffusa e nell’ultimo periodo è sempre più consolidata anche per quanto riguarda gli alimenti, anche in Italia. Brand come Cortilia stanno ottenendo sempre più successo e i numeri di questo mercato parlano chiaro. Gli italiani fanno sempre di più la spesa con lo smartphone ed ordinano sempre di più prodotti legati allo slow food.
Solo per dare una piccola idea nel 2017 il mercato online Food&Grocery valeva 812 milioni di euro (in aumento del 37%), pari allo 0,5% del totale acquisti Retail del settore. Nel 2017 gli acquisti via smartphone nel Food&Grocery valevano circa 200 milioni di euro, pari al 26% del totale ecommerce del comparto (erano il 18% nel 2016).
Questi numeri fanno capire che il mercato si è aperto moltissimo in questo senso e che ha ancora margini di crescita.
La crescita del settore deriva da un ampliamento dei servizi da parte della grande distribuzione, ma anche al potenziamento di sistemi innovativi di acquisto, come per esempio la consegna nello stesso giorno dell’ordine, e all’ utilizzo sempre più diffuso di piatti pronti. Tra questi i più diffusi sono sicuramente Amazon e Supermercato24. Amazon vende in modo diretto in alcune città italiane, mentre Supermercato24 è un servizio staccato da qualunque supermercato, il cliente sceglie il supermercato nelle vicinanze e supermercato24 si occupa ti fare la spesa e consegnarla a domicilio. Entrambi i servizi hanno la consegna entro qualche ora, spesso entro un’ora.
La strategia per chi vuole buttarsi in questo settore è quella di migliorare e semplificare sempre di più l’esperienza di acquisto online in modo da fidelizzare i clienti già presenti, ma anche di trovarne sempre di nuovi. Il settore alimentare online è sicuramente uno dei più complessi perché bisogna gestire la logistica, la deperibilità, il sistema di spedizioni…
Utilizzare le nuove tecnologie, il pagamento mobile e l’integrazione tra un mercato online e fisico è la strategia per ampliare ancora questo mercato e per raggiungere sempre più persone.
Gli acquisiti online del food non si riferiscono solo al settore del Grocery ma da “padrone” ne fanno le pizzerie e i ristoranti che servono il cibo a domicilio. Grazie a startup come Deliveroo o JustEat il servizio del food delivery in questi anni è esploso, aprendo un mercato che prima era riservato solo a pochi. Ora in Italia le aziende che effettuano lo stesso servizio di JustEat sono molte, dalle più famose come la già citata Deliveroo insieme a UberEats e Foodora, ci sono tutte le “piccole” startup italiane come PrestoFood, FlashFood, MrEat, Alfonsino e molte altre. Tutte hanno il medesimo servizio, il cliente accede al portale web e dopo aver inserito il proprio indirizzo vede i ristoranti che consegnano nella propria zona.
Per concludere abbiamo una terza categoria, sempre legata a ristoranti e pizzerie, che comprende quelle aziende che realizzano siti web e app mobile specifiche per ogni ristorante con le quali i clienti possono ordinare online. Tra queste menzioniamo Ristoranti.it del gruppo Pagine Gialle e xMenu. Questi servizi si rivolgono a tutte quelle attività nella ristorazione che si vogliono “staccare” dai gruppi come Deliveroo o JustEat in quanto le commissioni di quest’ultimi sono molto elevate, per fidelizzare meglio i propri clienti, un po’ come gli hotel fanno con booking, una sorta di disintermediazione dalle OTA. Inoltre i grossi gruppi sono presenti solo nelle grandi città e il mercato che aziende come xMenu vanno ad acquisire è molto vasto. xMenu inoltre offre ai propri clienti servizi di marketing per ristoranti e pizzerie per aiutarli nel fidelizzare i propri clienti ed aumentare il fatturato. Ne sono esempi la possibilità per il ristorante di mandare notifiche push ai propri clienti, di inviare newsletter grazie all’integrazione con Mailchimp o di creare coupon buoni sconto in base alle proprie esigenze.