Una delle tecnologie che maggiormente hanno ottenuto successo negli ultimi anni, ottenendo anche la condivisione da parte degli utenti che ne fanno sempre più utilizzo, è quella dell’RSA, che rappresenta un grande sistema di sicurezza e crittografia per tutti coloro che vogliono essere al sicuro e vogliono proteggere, allo stesso tempo, i propri dati.
Grazie all’utilizzo e alla protezione della crittografia RSA, sono sempre più gli strumenti che sono stati messi sul mercato, in modo da permettere a tutti di ottenere la protezione che cercano.
Date queste considerazioni, uno degli strumenti che più ha trovato diffusione è quello della chiavetta a crittografia RSA, che permette di avere una protezione migliore rispetto a quella che potrebbe essere offerta da una normale chiavetta USB: ma vale la pena utilizzarla davvero e, soprattutto, quali sono le caratteristiche di questo strumento di cui tutti si servono sempre più comunemente? Ecco tutto ciò che c’è da sapere in merito.
Chiavette a crittografia RSA: che cosa sono
Le chiavette a crittografia RSA sono degli strumenti di grandissimo valore che vengono utilizzate per offrire una protezione ulteriore dei propri file, documenti e altro tipo di materiale che sia migliore rispetto a quella offerta da una normale chiavetta USB.
Insieme, infatti, alla password che viene utilizzata per l’accesso e l’utilizzo dello strumento, le chiavette di questo tipo offrono anche ulteriori codici che permettono di monitorare e tenere sotto controllo i propri file e tutti i propri documenti.
Parliamo, naturalmente, di una protezione tutt’altro che banale, che si basa sull’utilizzo di un codice a sei cifre che si rinnova ogni minuto e che permette – a coloro che utilizzano questa chiavetta – di tenere sempre sotto controllo i propri codici, in modo da rendere i propri file praticamente inviolabili.
La combinazione tra i due elementi che generano la protezione garantita dalle chiavette a crittografia RSA si basa, infatti, sull’utilizzo di PIN a sicurezza RSA di quattro cifre (la naturale password che viene utilizzata dopo aver abilitato il proprio strumento) e PIN ulteriore di sei cifre che cambia ogni minuto.
Il funzionamento delle chiavette a crittografia RSA
Date le funzioni che sono messe a disposizione dalle chiavette a crittografia RSA, che permettono di offrire una protezione ottimale per i propri dati e i propri documenti, vale la pena considerare anche quale sia il funzionamento di queste chiavette stesse, in modo da permettere a tutti gli utenti di servirsi di questi meccanismi e non solo; i sistemi di sicurezza crittografati necessitano di un’autorizzazione da parte degli utenti, che funziona attraverso il sistema di autenticazione a due fattori.
Questo genererà le password duplici che dovranno essere inserite attraverso i codici continuamente messi a disposizione del sistema.
Ovviamente, prima di giungere a questa procedura, c’è bisogno di autorizzare il funzionamento delle chiavette a crittografia RSA, direttamente dall’account che vuole essere protetto con questa sofisticata tecnologia.
Per farlo, bisognerà accedere direttamente al proprio account, per poi visualizzare i dettagli dello stesso. A questo punto, lo stesso offrirà una schermata specifica che sarà funzionale al soddisfacimento della propria richiesta.
Crittografia RSA: che cos’è?
La crittografia RSA, chiamata in questo modo grazie agli inventori della stessa (Ron Rivest, Adi Shamir e Leonard Adleman), è una delle prime a chiave pubblica: si tratta di un sistema di protezione dei propri dati e della gestione dei propri file all’interno di una piattaforma o di un documento, per mezzo di due chiavi; in effetti, per accedere ai propri dati si utilizza una chiave pubblica e una privata, con la prima che è funzionale a criptare il messaggio ed è visibile a tutti.
Nonostante possa essere sentita come un qualcosa di molto lontano dalla propria quotidianità, la crittografia RSA viene utilizzata da tantissimi siti internet e da piattaforma che se ne servono per garantire la protezione dei dati (soprattutto se economici) degli utenti che se ne servono.
Generalmente ci si può servire della crittografia RSA in servizi di messaggistica, client mail, VPN e diversi browser, oltre che sotto forma di token e chiavette. Un servizio simile rispetto a quello che viene offerto dalla crittografia RSA è quello che si può ritrovare all’interno di un’applicazione come Google Authenticator, disponibile gratuitamente su Google Play Store e sull’App Store di Apple.