Intervento cataratta: come funziona, durata e recupero

La cataratta è una patologia a carico dell’occhio che si verifica quando il cristallino perde trasparenza ed appare offuscato.

Il cristallo è la lente naturale dell’occhio, l’elemento che ci permette di mettere a fuoco le immagini e di distinguerle.

La perdita di trasparenza del cristallino e il successivo insorgere della cataratta sono fenomeni nella maggior parte dei casi legati al progressivo avanzare dell’età, ma possono essere causati anche da altre patologie, come ad esempio il diabete, o da abitudini scorrette, come nel caso del fumo e dell’alcool.

Nelle forme più lievi la cataratta può essere trattata, avendo come finalità il miglioramento e non l’eliminazione definitiva del problema, con la prescrizione di occhiali, mentre in casi di maggior gravità si rende necessario un vero e proprio intervento chirurgico.

Per quanto riguarda le conseguenze sulla vista, la cataratta può causare una serie di problemi: visione offuscata, scarsa visibilità notturna, difficoltà a percepire i colori e presenza di aloni intorno alle luci.

Se non trattata la cataratta può portare anche a problemi di maggiore entità, dalle più comuni disabilità visive fino ad arrivare alla cecità, motivo per cui in presenza dei suddetti sintomi è fondamentale sottoporsi tempestivamente ad un esame della vista.

Rimozione della cataratta: informazioni essenziali sull’intervento chirurgico

Se in seguito all’esame della vista è stata rilevata l’insufficienza degli occhiali per il trattamento della cataratta è necessario ricorrere all’intervento chirurgico di asportazione.

L’intervento inizia con l’applicazione di un collirio anestetico, in seguito al quale si procede con l’incisione della cornea per mezzo di un bisturi o di un laser a femtosecondi; l’incisione è in genere intorno ai 2 millimetri.

Compito del laser a femtosecondi è quello di frantumare per mezzo di ultrasuoni il cristallino, il quale si trova all’interno di una sorta di capsula denominata sacco capsulare o capsuloressi anteriore.

Il cristallino frantumato viene quindi aspirato dal facoemulsificatore e all’interno del sacco capsulare viene inserito un cristallino artificiale (IOL) in plastica biocompatibile.

Le lenti IOL sono disponibili in diverse tipologie, adatte a risolvere i più comuni difetti visivi: toriche, toriche multifocali, multifocali o accomodative, asferiche monofocali e dotate di filtro UV.

Al termine dell’intervento il sacco capsulare nella maggior parte dei casi non viene richiuso ma, se ritenuto necessario, possono essere applicati dei piccoli punti di sutura.

Grazie alle moderne tecnologie ed a tecniche sempre più avanzate oggi l’intervento di rimozione della cataratta viene effettuato in pochi minuti e, più raramente, in circa un’ora.

Il recupero è praticamente immediato, anche se è consigliabile adottare alcuni piccoli accorgimenti, come ad esempio applicare specifici colliri, utilizzare gli occhiali da sole ed evitare di toccare l’occhio operato.

Fonte dell’articolo: https://www.oculistanizzola.it/operazione-occhi/intervento-cataratta/